Siamo qui perché Giuseppe ha dei problemi epatici e ha 9 anni. Il 31 agosto è entrato in lista per il trapianto di fegato e come per magia la notte del 4 novembre ci hanno chiamato. Non ce lo aspettavamo dopo così poco tempo, tanto che siamo andati a Roma convinti che non sarebbe successo. Sono cose che non ti aspetti che capitino e quando accade così presto non ti aspetti che sia il giorno giusto, tanto che non ci siamo neanche portati il necessario per rimanere a lungo. Quando ci hanno detto che invece era il giorno del trapianto siamo rimasti stupiti. La ripresa è stata un po’ dura, sta ancora metabolizzando il tutto e ha ancora qualche problemino ma così ha una vita davanti. È importante avere una fortuna del genere, lui ha avuto la fortuna di avere un fegato intero. In lui vive un altro bambino o bambina, noi oggi lo abbiamo ma un’altra famiglia non ha il proprio bambino. Non sappiamo chi sia, il suo nome, da dove viene ma ogni giorno gli indirizziamo il nostro grazie. I segni che sono rimasti sia nel corpo che nella mente di Giuseppe, sono i segni della battaglia con la vita che ha combattuto e vinto, ora sta tutto nelle sue mani. Il 4 novembre è nato un nuovo Giuseppe che non ha ancora capito tutto quello che gli è successo.
Papà di Giuseppe
Nell’ultimo periodo siamo stati sempre all’ospedale, Giuseppe aveva dolori, emorragie. È stato duro, poi il dono di questo bimbo o bimba ha reso possibile dare una vita normale a Giuseppe: può correre, giocare, si stanca meno. L’ansia di tanti problemi è andata via. Dare la forza al bambino è difficile e dura però piano piano ci siamo riusciti e adesso lui è tranquillo e sereno, è andato in sala operatoria con il sorriso ed era tranquillo. Quando è uscito era più forte di prima, probabilmente lui mi ha dato la forza di andare avanti.
Ringrazio sempre i genitori e la famiglia, sono sempre nei miei pensieri.
Mamma di Giuseppe
La notte del 4 novembre, mentre dormivo è squillato il telefono e mamma ha iniziato ad urlare “Andrea, è a Roma!”, papà è saltato dal letto e ci ha detto che dovevamo andare. Non ci aspettavamo di dover fare il trapianto e invece sì. Ero contento e adesso sto molto meglio rispetto a prima, è un po’ dura dopo il trapianto però va molto meglio.
Quando abbiamo saputo che potevo avere il trapianto sono rimasto stupito, non me l’aspettavo.Il dono mi ha dato un’altra possibilità.
Ai miei amici direi che è stato difficile però la difficoltà si supera e rimane la parte bella.
Giuseppe, 9 anni