Sono Gino.
Sono un libero professionista, consulente del lavoro e ho 70 anni.
Ho scoperto di essere ammalato di epatite B cronica all’età di 35 anni.
Da allora, per una ventina d’anni, ho seguito una dieta alimentare importante per non appesantire il mio fegato, che era malato e che nel frattempo pian pianino si logora nel tempo.
Nel 1993 la malattia è peggiorata e quindi ho dovuto ricorrere a una pesante terapia per distruggere i noduli tumorali che si erano innestati nel mio fegato.
Nel novembre 2011 ho saputo che dovevo andare in lista di trapianto urgente di fegato.
È arrivato il 1º luglio del 2013 e il trapianto è stato eseguito il giorno dopo.
È andato tutto bene.
Da allora vivo una vita completamente normale.
Mi ha lasciato una tranquillità importante per me stesso, per mia moglie e per i figli, per tutti i miei cari.
Tu hai un dono che ti ha dato la vita e su questo rifletti. Ti porta a dire che non è possibile che io non possa fare lo stesso anche quando non ci sarò più.
Io dico sì ad AIDO perché voglio essere solidale con tutte le persone che mi circondano, perché da una donazione di un organo ne vale la vita di un’altra persona e quindi è questo che mi trasporta.
Quindi è un sentimento di unità, di solidarietà e di donazione.
Gino